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Lavoro domestico: contributi ed agevolazioni fiscali

11/3/2014

 
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In seguito all'iscrizione di un rapporto di lavoro domestico, l'INPS provvede ad aprire una posizione assicurativa in favore del lavoratore domestico e trimestralmente devono essere versati i contributi relativi al rapporto di lavoro in essere.
L'importo dei contributi è legato alla paga effettiva oraria.
Gli elementi che compongono la paga oraria sono:
  • la retribuzione oraria concordata fra le parti (non inferiore ai minimi previsti dal CCNL);
  • l'eventuale valore convenzionale di vitto e alloggio, ripartito in misura oraria;
  • la tredicesima mensilità (gratifica natalizia) ripartita in misura oraria.
Se l'orario di lavoro non supera le 24 ore settimanali, il contributo orario è commisurato a tre diverse fasce di retribuzione. Se invece l'orario di lavoro è di almeno 25 ore settimanali, il contributo è fisso per tutte le ore retribuite.

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Legenda:
*   La cifra tra parentesi è la quota a carico del lavoratore.
** Il contributo senza la quota degli assegni familiari è dovuto quando il lavoratore è coniuge del datore di lavoro oppure è parente o affine entro il terzo grado e convive con il datore di lavoro.
*** Gli importi contributivi della quarta fascia sono indipendenti dalla retribuzione oraria corrisposta, si riferiscono ai servizi domestici effettuati presso uno stesso datore di lavoro con un minimo di 25 ore settimanali e vanno applicati sin dalla prima delle ore lavorate nel corso della settimana.

Agevolazioni fiscali

Il datore di lavoro che versa regolarmente all'Inps i contributi per colf o assistenti familiari può usufruire di agevolazioni fiscali relative ai contributi versati.

Colf:
Il datore di lavoro può dedurre dal proprio reddito, per un importo massimo di 1.549,37 euro l'anno, i contributi previdenziali obbligatori versati per la colf.
A tal fine è tenuto a conservare le ricevute dei bollettini Inps.
L'importo massimo deducibile è fisso e non varia in base ai redditi dichiarati.

Assistente familiare:
Il datore di lavoro può detrarre dall'imposta lorda il 19% delle spese sostenute per gli addetti all'assistenza di persone non autosufficienti, per un importo massimo di 2.100 euro l'anno. La detrazione spetta al soggetto non autosufficiente o ai familiari che sostengono la spesa.
Per poter usufruire di questa agevolazione sono necessari:
  • il certificato medico, rilasciato da un medico specialista o generico, che attesti la condizione di non autosufficienza, da esibire a richiesta dell'amministrazione finanziaria;
  • le ricevute delle retribuzioni erogate, firmate dall' assistente familiare.
Si può usufruire di tale detrazione se il reddito complessivo non supera 40.000 euro.
La deduzione fiscale per la colf si può sommare alla detrazione prevista per l'
assistente familiare, e viceversa.

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